Miglioriamo le condizioni delle nostre vigne con i microorganismi!

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Viticoltura convenzionale? Esattamente l’opposto. Il 14 aprile abbiamo iniziato a Suvereto, nella Tenuta di Rubbia al Colle, sul Sangiovese, a spargere microrganismi probiotici. Come nella viticoltura convenzionale, usiamo un trattore con un atomizzatore in grado di distribuire sulle foglie funghi e batteri vivi che, unitamente a quelli presenti nel terreno, contribuiscono a creare le condizioni migliori per la vite. Le foglie rispondono subito manifestando la capacità di reagire a stimolazioni esterne qualsiasi esse siano. Nella fotografia qui sotto vediamo foglie di Sangiovese 15 giorni dopo il germogliamento con decolorazioni puntiformi sintomatiche di meccanismi metabolici attivati dalla pianta: la natura reagisce e vive!

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Il Simbiotico non è un mito, è MITICO!

Ultimamente si leggono su riviste, quotidiani o blog elenchi di FALSI MITI ossia ‘ricette’ su certezze da sfatare. Abbiamo pensato che anche nel caso del Vino Simbiotico ci fosse un falso mito: il fatto stesso dell’esserlo. Il simbiotico non é un falso mito semplicemente perché non é un mito, ma una realtà: il Simbiotico è mitico!  

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La mitologia da sempre costituisce il modo con cui l’uomo tenta di dare una giustificazione ad una realtà che non domina. Diventa così mito anche ciò che é utopico o non raggiungibile nell’immediato, il confine con l’orizzonte che si vorrebbe superare. Ecco quindi perché Simbiotico non è un mito ma neanche un falso mito.

Il Simbiotico è mitico perchè:

  1. riesce a ricostituire in vigna un ambiente microbiologicamente attivo e probiotico. Oggi anche la medicina umana si é accorta che l’uomo non può vivere senza microrganismi dentro ed attorno a sé, e quindi anche l’agricoltura. La microbiologia entra a far parte del concetto molto spesso considerato riduttivamente della biodiversità. Biodiverso vuol dire arricchire di variabilità vivente l’ecosistema. CLICCA QUI per vedere un video che racconta questo concetto in maniera simpatica.
  2. riesce a coltivare riducendo progressivamente l’uso di sostanze di sintesi ma soprattutto curando il terreno verso la sua fertilità naturale. Non è tanto il problema di prodotti di sintesi o “naturali” (chi dice che se una cosa è naturale, come il rame ad esempio, non fa male?) perchè di questi eventualmente bisognerebbe studiarne l’impatto ambientale dal punto vista non solo applicativo ma anche produttivo – impatto della filiera produttiva –  per valutare attentamente cosa provoca un prodotto o un altro sull’ecosistema.
  3. riesce a trasferire capacità di autodifesa nelle viti attraverso un terreno vivo. Quindi non cura della malattia, ma mettere le viti nelle condizioni di non doversi ammalare, la prevenzione.
  4. riesce a coltivare a a produrre in vigna uva sana e salubre. La sanità è importante ma anche la sua salubrità. Quindi non solo il suo aspetto ma la sua purezza intrinseca, il suo “valore”.
  5. riesce a vinificare senza l’uso di SO2. Solforosa è antisettico, antiossidativo e antiossidante. Se c’è igiene in cantina il primo aspetto è risolto almeno parzialmente, il secondo è risolto con uva sana, il terzo lo si può affrontare avendo uve con forte potere antiossidante, intrinseco.
  6. riesce a vinificare solo esclusivamente con lieviti indigeni. In vigna le uve sono ricche di lieviti che non danneggiamo con trattamenti (neanche zolfo e rame). In cantina non usando SO2 le uve fermentano naturalmente in modo rapido e sicuro. Secondo la nostra esperienza che confronta le uve simbiotiche con le uve convezionali vinificate nella stessa cantina, senza inoculo dei lieviti in entrambi i casi,, le uve simbiotiche rosse dopo 4 ore stanno già fermentando, le uve convenzionali solo dopo 12 ore!
  7. riesce a produrre senza uso di altri additivi e coadiuvanti, lasciare il tempo per l’affinamento ai vini, lasciare i vini maturare sur lies, mantenerli in situazioni riduttive naturali evitando travasi ecc. Così facendo i vini si puliscono, si stabilizzano e non necessitano di trattamenti invasivi, fisici e chimici.
  8. riesce a non filtrare i vini. Vini limpidi in vasca vuol dire poter evitare di sottoporli ad interventi filtranti prima dell’imbottigliamento.
  9. riesce a lavorare in cantina con energia prodotta dal sole e riducendo tutte le forme di dispersione energetica. Costruzioni con “eco-architettura”, pannelli fotovoltaici.
  10. riesce a confezionare il vino riducendo sprechi nel packaging. Accettare il minimalismo estetico, pur mantenendo qualità estetica.